È l’inventario del 1644 a restituire la denominazione della Stanza Verde dettata, non dall’affresco al centro della volta come nelle altre sale, ma dal colore dominante della tappezzeria delle pareti in «corame fondo verde a fiori d’oro». Il verde, sfondo dell’intera volta ripetuto nelle vesti di molte figure, appare in tonalità diverse, scure e chiare, scelte come simbolo della morte dell’eroe e della sua rigenerazione, con un preciso riferimento alla scomparsa di Vittorio Amedeo I, morto nel 1637, e alle complesse vicende che precedono la Reggenza. Il tema è sviluppato nelle scene illustrate entro i riquadri delimitati da cornici, in un insieme unitario tra la volta e la fascia decorata al termine delle pareti dove gli affreschi sono alternati a coppie di putti in stucco dorato a terminazione giraliforme.
Le storie narrano episodi delle Metamorfosi di Ovidio, in un’antologia di racconti incentrati sui concetti di ambiguità e ambivalenza: Giacinto a terra colpito dal disco scagliato da Febo dal cui sangue si genera l’omonimo fiore, Piramo e Tisbe separata da un fiume di sangue da cui nasce un giglio martagone rosso, il celebre mito di Prometeo, la vicenda di Aiace che, non sopportando di non ricevere un trofeo di guerra, si uccide e dal cui sangue scaturisce un giacinto rosso. La narrazione prosegue sulle pareti dove i miti ovidiani, di cui sono protagonisti Elena e gli Elenii, Venere e Eros o Narciso, sono arricchiti dai contributi del letterato di corte Filippo d’Agliè.
Il centro della volta, ancora delimitato da una corniche in stucco dorato che negli angoli forma il monogramma intrecciato di Cristina e Vittorio Amedeo, è risolto con un affresco che ammette una duplice lettura. Il Trionfo di Flora attraverso l’offerta della Città a Maria Cristina illustra Cristina negli abiti di Flora, vestita con stoffe dai colori dinastici bianco, rosso e blu, che a braccia aperte e con volto triste e severo accoglie un toro, vittima sacrificale portata da tre fanciulle. Al tono funerario dell’affresco è, però, accostato il ritratto del toro nel cielo, con un esplicito rimando alla rinascita dell’eroe, il duca Vittorio Amedeo nato sotto l’omonimo segno zodiacale.
One thought on “Stanza Verde”
Comments are closed.